Il coronavirus ha radicalmente mutato il nostro modo di concepire la quotidianità. Nonostante si parli già da almeno un ventennio di trasformazione digitale e società liquida, ancora erano parecchi i reticenti che si affacciavano con malfidenza a questo mondo.
Oggi, però, Internet è il veicolo primo di larga parte dei servizi di prima necessità. Dagli alimentari alla tecnologia, dall’abbigliamento ai mobili: oggi lo shopping si fa online.
Piattaforme e portali, nelle ultime settimane, hanno subito un notevole incremento di ordini da gestire, dando vita ad un nuovo boom economico digitale.
Si dice che ci vogliano circa diciotto giorno per trasformare un’azione saltuaria in abitudine e gli italiani hanno ormai assorbito da quasi due mesi questo modello.
Segno dei tempi che, inesorabilmente, cambiano. Ne parliamo in Pop Up Mag!
Indice dei Contenuti
La forza di un sistema fluido che permette all’Italia di non fermarsi
I cambiamenti che si stanno attuando saranno permanenti? Parola agli esperti
La forza motrice dell’economia 2.0 sono i piccoli e-commerce
Google è un nuovo centro commerciale universale?
Forte risposta alla domanda “anomala”
La forza di un sistema fluido che permette all’Italia di non fermarsi
La svolta, a quanto pare, si sarebbe avuta nell’ultima settimana di febbraio, quando l’Italia si stava preparando a trasformarsi in un’unica grande zona rossa. Da nord a sud, gli acquisti online hanno contagiato, letteralmente, tutta Italia, guadagnandosi la fiducia dei consumatori del Bel Paese.
Cercare i prodotti di largo consumo online significa poter selezionare qualsiasi cosa, e non solo il prodotto. È l’equivalente di una vendita diretta, dal produttore al consumatore, senza però l’intermezzo della grande distribuzione. In questo caso, sono i corrieri ad eseguire il lavoro di trasporto. I mezzi pesanti, infatti, sono tra i pochi che continuano a frequentare le grandi arterie autostradali.
La flessibilità è la vera chiave di volta che sta permettendo all’Italia di trascinarsi avanti, nella speranza di approdare al di fuori di questa enorme crisi socio-culturale. Gli italiani hanno avuto la necessità di ripensarsi e di rivoluzionarsi. Internet si è trasformato, passato da bene di prima necessità ad apparato parastatale fondamentale. Tutto, ormai, sta funzionando grazie ad internet, dall’informazione ai siti statali, ed anche il commercio si sta facendo trascinare da questo trend.
I cambiamenti che si stanno attuando saranno permanenti? Parola agli esperti
Gli economisti stanno guardando a questo periodo storico con profonda preoccupazione e anche con un pizzico di curiosità. Mai, prima d’ora, ci si era rivolti con così tanta assiduità ai canali informatici per gli acquisti. Il contagio e le misure preventive sono direttamente proporzionali alla domanda di acquisti che si riversa in rete, ed il 75% degli acquirenti dell’ultimo mese non aveva mai effettuato acquisti online. Si tratta di un cambiamento epocale, equivalente alla rivoluzione industriale. Internet, però, ha reso la società più liquida e veloce, e non ci sta permettendo di analizzare con la dovuta cura questo momento storico fondamentale per l’umanità.
Quello che è certo, al momento, è che da quest’esperienza di quarantena ne usciremo, tutti, profondamente cambiati. Internet diventerà un canale commerciale fondamentale e prevalente. Gli acquisti verranno effettuati per la maggior parte su queste piattaforme e le competenze informatiche diventeranno essenziali per la ricerca di un posto di lavoro. Non si può più pensare, infatti, di esimersi dall’avere un computer. In casa come in ufficio, questi strumenti hanno rivoluzionato il nostro modo di vivere, permettendoci di sopravvivere un po’ meglio a questo terremoto senza precedenti.
La forza motrice dell’economia 2.0 sono i piccoli e-commerce
Non sono solo i colossi del commercio online ad uscire rinforzati da questa situazione. Qualsiasi e-commerce, al giorno d’oggi, ha il potenziale per sbocciare. Il segreto per avere successo in questo campo è avere un ottimo rapporto con il cliente, fornire prodotti di prima qualità e fedeli alle descrizioni che si ritrovano sul sito online. Sapori dei Sassi, in questo caso può essere elevato ad esempio.
Questo e-commerce tratta tradizionalmente prodotti alimentari ricavati dalle tradizioni più antiche e farciti delle conoscenze che soltanto i produttori diretti possono dare. Dal capocollo di Martina Franca alla soppressata lucana, dalla pasta di Gragnano alle molteplici conserve artigianali, il loro sito è tappezzato di prodotti d’eccellenza, tanto da essere considerati un vanto per tutto il meridione d’Italia.
Vuoi per il gran numero di fuori sede che non sono riusciti a rientrare dalle grandi città del nord, vuoi per la voglia di assaporare qualcosa di genuino e unico in un momento tanto singolare, i numeri di questo esercizio commerciale sono lievitati. Nell’ultimo mese, infatti, si stima un aumento delle richieste del 300% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un numero incredibile, che riesce ad essere soddisfatto soltanto per merito di un’organizzazione certosina. Questo esercizio online è riuscito a far approdare migliaia di prodotti d’eccellenza provenienti da tutta Italia, raggiungendo ogni angolo d’Europa, alleviando in qualche modo, il momento particolare.
Google è un nuovo centro commerciale universale?
Questo è solo un esempio, ma sono tantissimi gli e-commerce che sono riusciti a trasformarsi, sostituendo, di fatto, i negozi fisici. Internet, ormai, è la nuova frontiera del commercio. Google si è sostituito al tradizionale centro commerciale e non c’è più articolo che non venga trattato. Basta digitare l’oggetto desiderato nella barra di ricerca per essere proiettato direttamente ad un fornitore di riferimento.
E tu, di cosa hai bisogno?
Forte risposta alla domanda “anomala”
“Non solo le apprensioni relative alla salute, ma anche la necessità di soddisfare consumi domestici aumentati, date le disposizioni di evitare luoghi pubblici affollati, ivi inclusi bar, ristoranti, dà una nuova spinta alla spesa – commenta Romolo de Camillis, Retailer Service Director di Nielsen Connect in Italia.
L’adozione di misure preventive anche in molte Regioni del Mezzogiorno ha impattato il trend di crescita della Gdo, che al Sud cresce di 6 punti percentuali in più che nel Nord Ovest. In una situazione eccezionale come quella di oggi, la filiera del largo consumo dimostra grande efficienza e flessibilità, che si traduce nella capacità di soddisfare una domanda anomala“.