Fashion Tech: perché investire nel digitale in Italia
Che il fashion tiri in Italia è dato risaputo. Che lo sviluppo delle nuove tecnologie sia un dato di fatto lo si sapeva anche prima. Ma chi sa che lo sviluppo del fashion tech abbia dato come risultati un +25% nel 2016 rispetto all’anno precedente? E’ così: l’Osservatorio e-Commerce B2C Netcomm-Politecnico di Milano ha stimato un giro d’affari di 1,8 miliardi di euro, con un incremento di 365 milioni di euro rispetto al 2015. Ovviamente il retail la fa da padrone, ma anche a monte della filiera produttiva si comincia a ragionare sempre più “digitale”: Produzione e Ricerca e Sviluppo sono infatti i settori su cui si è investito maggiormente. Si perché la moda è sempre più Innovazione, soprattutto di questi tempi. FashionBi mette a punto tessuti intelligenti, che integrano le funzioni come la telefonia, oppure ideare stampe 3D nella produzione tessile. Ma anche la ricerca di nuovi materiali di produzione, ecologici e non convenzionali, come latte, thè e chicchi di caffè! Per non parlare con i luoghi d’integrazione con i Social Network, sempre più uno strumento con cui comunicare direttamente con i clienti.
Negli ultimi anni sono molte le startup che sono andate per andare incontro a questa tendenza, con un investimento complessivo di 2 miliardi di dollari in nuove entità giuridiche che possano trainare un settore che ha bisogno di un cambiamento epocale. E così nei primi mesi del 2016 sono stati raccolti 440 milioni di euro destinati a società europee e soprattutto israeliane, che vogliono investire nella moda. Ed ecco la San Paolo StartUp Initiative, una piattaforma di accelerazione internazionale, che ha dedicato un singolo cluster al fashion tech.
Che questo sia il settore del futuro lo testimonia anche l’impegno di H&M, che dal 2015 ha indetto la Global Change Award, una competizione tra startup nella moda che abbiano progetti innovativi ed ecosostenibili.
Perché la moda non aspetta, e chi si ferma è perduto! E la penserebbero in questo modo anche Coco Chanel oppure Christian Dior. Il mondo della moda è ricca di esempi nei quali si è saputo innovare nel passato, e tutt’ora rimane un settore nel quale poter esprimere creatività e innovazione, che sono da sempre i pilastri fondanti dello sviluppo economico. E la Fashion Tech ne sarà sicuramente uno dei capisaldi.
Chi di voi si occupa di moda? Chi di voi gestisce una piattaforma e-Commerce? Quali sono le problematiche che riscontrate più spesso? Parlatecene e daremo spazio alla vostra realtà su Pop Up Magazine!