Fashion blogger italiane: intervista a Maria Rosaria Rizzo
Le interviste di Pop-Up Magazine di oggi, dopo aver intervistato David di Segni con il quale abbiamo discusso di Marketing sanitario, fanno tappa oltre le Alpi per intervistare a Parigi Maria Rosaria Rizzo, modella italiana, presentatrice TV e tra le migliori fashion blogger italiane “La Coquette Italienne“. Con lei parleremo della sua professione, di com’è vivere all’estero, e del mondo del Fashion Marketing, nell’era del digitale.
Parlaci un po’ di te: come è nata la passione per il blogging e per la moda?
La mia passione per la moda é nata quando ero bambina, mi é stata “infusa” da mia madre (una biologa appassionata di moda) e da mia zia (che invece lavorava nel settore moda ed aveva una propria produzione di maglieria). La mia passione per il blogging é nata invece solo di recente, quando mi sono trasferita a Parigi.
Cosa significa fare blogging e farlo nello specifico in questo settore?
Fare blogging significa principalmente scrivere e condividere dei contenuti interessanti per la propria nicchia (esistono blog su qualunque interesse oramai). Ma non solo. Significa anche dedicare la propria vita alle relazioni sociali, alla comunicazione e lasciare entrare gli altri nel proprio mondo “virtuale”. Nel mio caso specifico, cioé quello di un blog dedicato principalmente alla Moda, alla Bellezza o ai Viaggi, il focus é molto spesso più sulle immagini che sul testo, per ovvie ragioni.
Hai un tuo blog e dei canali social: puoi svelare ai nostri lettori la tua giornata lavorativa? Cioè quali sono le attività quotidiane che tu dedichi a questa professione?
Prima di “fare blogging” come professione, non avevo idea della mole di lavoro che avere un blog comporta.
La mia giornata lavorativa inizia con la consultazione dei social networks (Instagram, Facebook e Twitter in primis). Mi piace essere presente sui miei canali social, e al contrario di molte fashion blogger, mi piace rispondere ai messaggi, ai commenti e conoscere meglio chi mi segue. Questo mi porta via molto tempo. Leggo molti giornali di moda e mi documento sulle nuove tendenze. In seguito lavoro al computer per ore, scrivo dei nuovi contenuti, programmo nuovi shooting fotografici, rispondo alle email e faccio dei moodboard. Almeno 3 volte alla settimana faccio degli shooting fotografici, e durante la giornata, quando possibile, documento la mia vita su Snapchat (un’altra applicazione divenuta indispensabile) ed Instagram. Nei giorni in cui ci sono sfilate, eventi o presentazioni alla stampa di nuovi marchi, cerco di essere sempre presente (e questo in una città come Parigi accade quasi ogni giorno). Spesso viaggio, e condivido tips e diari di viaggio della città in cui mi trovo con i miei lettori.
Quali sono le gratificazioni personali e professionali rinvenienti da questa attività? E come si riesce a mantenersi economicamente?
Le gratificazioni personali per me sono state e sono tutt’ora tantissime. Faccio un lavoro appassionante, che é molto apprezzato qui a Parigi (la vittoria ai Golden Blog Awards di Parigi del 2014 ne é un esempio) da chi mi segue per avere consigli di stile o per trarre ispirazione a chi mi contatta perché vorrebbe poter collaborare con il mio blog. La gratificazione piu grande é stata riuscire in un qualcosa di bello semplicemente mettendoci tutto l’impegno e la passione possibili, senza l’aiuto di nessuno. Riguardo al lato economico, le fonti di guadagno sono molteplici. Si passa dai guadagni derivanti dal sito in sé (banner pubblicitari, e-boutique, special links etc) a guadagni che possono derivare dalle collaborazioni con i marchi di moda e dalla notorietà che nel tempo si acquisisce.
Puoi dare consigli ai futuri blogger su come poter diventare professionisti di successo?
Credo che ogni nuovo giorno nascano miriadi di nuovi blogger al mondo. Se il motivo per cui aprite un blog é quello di voler “copiare la belle vie” dei blogger di successo, avere prodotti in omaggio ed essere invitati alle sfilate, sappiate che é il punto di partenza sbagliato. Vedo sempre più spesso blogger sui Social Network che non hanno un “blog” o che emulano una blogger in particolare, senza personalità. Il segreto per avere successo é banale: credere nel proprio progetto ed essere sé stessi. Se poi a questo si aggiungono un pò di doti informatiche, amore per i Social Network e per la fotografia, oltre che il non demordere mai , il gioco é fatto!
Quali sono le qualità che un professionista deve possedere in questo lavoro?
Avere delle nozioni informatiche (anche minime), saper scrivere (meglio se in più lingue in modo da rivolgersi ad un pubblico più ampio), essere costante, avere pazienza, credere nel proprio progetto.
Come mai hai deciso di trasferirti all’estero? Cosa trovi di differente nel posto in cui ti trovi oggi, rispetto a quando eri nel nostro paese? Qualcosa che ti manca dell’Italia? E qualcosa che proprio non ti manca…
Personalmente ho deciso di trasferirmi all’estero per amore. Ma ne sono tanto felice. Trovo di diverso il fatto di aver avuto la chance di riuscire in questo progetto semplicemente impegnandomi e facendomi valere (e non grazie all’aiuto di terzi). La Francia mi sembra più meritocratica nell’ambito del lavoro, qui la burocrazia é più semplice ed in quanto donna ho potuto usufruire di molti più benefici di quelli che avrei avuto in Italia. Trovo inoltre che questo Paese sia più solidale con i propri conterranei, cosa che non mi sembra accada in Italia, dove ahimé, se uno ha successo, non é spesso visto di buon occhio da molti. Dell’Italia mi manca la mia terra, il Salento e la mia famiglia, il buon cibo, e anche quel modo di fare della gente che ti fa “sentire subito a casa”.
Cosa pensi dei tanti italiani che abbandonano il proprio paese per cercare fortuna all’estero? E cosa dovrebbe fare secondo te il Governo per far ritornare a casa questi talenti?
Sono molto dispiaciuta di ciò. Quando studiavo all’università (nonostante la mia passione per la moda ho una laurea in Biotecnologie Industriali), i miei professori mi fecero subito presente che per fare il lavoro per cui stavo studiando mi sarei dovuta quasi certamente trasferire all’estero. Penso che al momento il Governo Italiano dovrebbe cercare di non farsene “sfuggire” di nuovi..
Quali saranno i tuoi prossimi passi professionali in questo campo?
Mi piacerebbe potermi dedicare alla sezione Food per consigliare ristoranti in Italia, a Parigi e nel Mondo intero, sviluppare una mia linea di abbigliamento magari Made in Italy, e far si che il mio blog diventi un punto di riferimento per chi é a caccia di nuove tendenze nel campo della moda.
Un saluto e un auspicio a tutti i lettori di Pop-Up, e gli italiani all’estero che ci seguono…
Ringrazio Pop-Up per quest’intervista e saluto tutti gli italiani all’estero.
Ringraziamo di cuore Maria Rosaria Rizzo, una delle migliori fashion blogger italiane e le auguriamo tutto il meglio per la sua professione.
Je suis fan ! trop belle !
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