Oggi per il nostro speciale dedicato al Web Marketing Festival 2017, abbiamo avuto l’onore di intervistare Caterina Horbatkova, con la quale abbiamo discusso di molti aspetti legati all’evento di Rimini, al suo lavoro e al futuro commerciale tra Italia e Russia. Buona lettura!
- Ciao Caterina, parlaci un po’ di te..
Quando mi sono laureata in architettura e design, essendo da sempre innamorata dell’Italia, ho deciso di trasferirmi nel vostro paese proprio per poter toccare con mano il vostro territorio, la vostra cultura, il vostro cibo e tutto quello che per me ha sempre rappresentato il massimo.
Appena arrivata in Italia ho sin da subito acquisito esperienze in ruoli legati sia alla gestione di Hotel anche importanti ed in seguito come socia di un tour operator.
Oltre ad essere un’amante della vostra moda, design e tutte le eccellenze italiane, sono sempre stata anche appassionata di attività digitali, per cui ho cominciato a realizzare quanto Internet potesse avere un ruolo importante per avvicinare i russi all’Italia, in modo diretto.
Mi sono così “buttata a capofitto” ad approfondire molti aspetti di web marketing, motori di ricerca e social network, sia occidentali che russi, acquisendo così una conoscenza che mi permette oggi di avere anche una visone strategica.
Ora mi dedico completamente alla direzione tecnica di Esplorest che è un progetto che insieme al mi socio Sandro Morri, portiamo avanti proprio per promuovere grazie alla rete, il made in italy nella federazione russa.
- Quando hai capito che il web era la tua strada professionale? Soddisfazione più grande ottenuta nello svolgimento del tuo lavoro?
Ricordo molto bene quando avevo 14 anni e mi cugino mi mostrò sul suo computer il programma Corel Draw perché mi appassionai subito a quel mondo di immagini vettoriali e non solo.
Capii anche quanto mi piacesse sia il mondo della grafica e della pubblicità. Infatti quando a 18 anni comprai il libro “99 franchi” dello scrittore e pubblicitario Frédéric Beigbeder, subito realizzai che il mio sogno sarebbe stato quello di aprire una mia agenzia di comunicazione.
La mia più grande soddisfazione in seguito è stata quando da dipendente applicando delle strategie on line, ottenni i miei primi successi con il motore di ricerca russo Yandex.
- Cosa puoi anticiparci del tuo intervento al Web Marketing Festival?
Quest’anno approfondirò quanto anche nell’e-commerce gli aspetti online e offline in realtà sono sempre più spesso in simbiosi e vanno quindi considerati insieme. In effetti sopratutto nella fase di fidelizzazione del cliente, gli aspetti offline possono diventare anche molto più importanti.
- Business nell’Ex Unione Sovietica: quanto è complicato per un’azienda italiana farsi apprezzare ad Est e che ruolo gioca il web in questo processo?
In realtà per una azienda italiana non è complicato farsi apprezzare ad est e nella Federazione Russa.
Questo perchè in questo grande paese già di base loro adorano gli Italiani e tutto quello che è il Made in Italy.
Infatti nonostante le sanzioni volute dall’Unione Europea, i russi continuano ad ammirare l’Italia, il nostro popolo e i nostri prodotti. A prova di questo continuano a visitare l’Italia girandola poi per centinaia di km solo per poter vedere il Colosseo o la basilica di San Nicola a Bari.
In tutto questo il web gioca un ruolo decisivo, perchè mentre in passato tutto era in mano ad intermediari o (nel turismo) a tour operator, oggi grazie ad internet ed ai social sono disponibili recensioni, informazioni, blog, ecc che permettono ad un potenziale cliente di farsi una propria opinione e decidere all’acquisto di un prodotto o di una vacanza direttamente on line.
- Che ostacoli occorre superare nel commercio con i paesi sovietici? Cosa occorre fare in questo caso per aggirarli?
Riguardo questo aspetto, certamente molto dipende al settore, nel settore food per esempio ci sono dei prodotti che sono sanzionati, ci sono dazi doganali ed aspetti legali che vanno valutati caso per caso. Ma che sono ovviamente tutti gestibili e risolvibili.
- Lato social: quali social sono più in voga nei paesi ex sovietici e che differenze riscontri in termini di engagement rispetto ai social media occidentali (Kontakte vs Facebook ad esempio)?
Sicuramente il social network russo più forte e seguito è Vkontakte, eppure malgrado questo, Instagram, pur avendo meno utenti registrati, nella Federazione Russa ha utenti molto attivi, per cui tendiamo ad utilizzarlo molto. Riguardo Facebook,che è certamente presente, paragonandolo con Vkontakte, quest’ultimo oltre ad essere più seguito, permette di creare un sito vero e proprio all’interno della piattaforma con vantaggi molto interessanti.
- Che settori sono più promettenti nel commercio con la Russia?
Io direi principalmente abbigliamento, turismo e food, malgrado quest’ultimo necessiti di più attenzioni per ragioni legate alle sanzioni o criticità doganali.
In Russia ora con il concetto di “Made with Russia” viene spinta anche la possibilità per grosse aziende di trasferirsi fisicamente e produrre in loco.
Ovviamente mentre questo approccio comporta un trasferimento di know how italiano in Russia, noi con Esplorest spingiamo soprattutto il concetto di vendere dall’Italia il nostro Made in Italy in Russia promuovendolo soprattutto con strategie on line.
- Sei a conoscenza di aziende russe che usando al meglio il web per commercializzare i propri prodotti in Italia?
Posso dire che ci sono fotografi o guide turistiche che si promuovono in Italia con i social, blog, ecc. ma fondamentalmente lo fanno comunque rivolgendosi ai russi in Italia e non tanto per gli italiani verso la russa.
- Una case history di successo che hai trattato durante la tua carriera, di azienda italiana che grazie al web è riuscita ad ottenere dei grandi risultati e il raggiungimento degli obiettivi aziendali?
Per un’azienda molto nota di abbigliamento, che per ragioni di riservatezza non nomino, ho avviato e gestito una strategia di Yandex direct (similare alle campagne Google ads occidentali) grazie alla quale pur utilizzando un budget per niente stratosferico, sono stati triplicati i fatturati.
- Che trend riscontri per il futuro circa l’utilizzo del web e dei social da parte della popolazione ex sovietica e che paesi prevedi possano avere un boom economico nei prossimi anni, promettente per le nostre aziende? In che settori nello specifico?
Ritengo molto credibile un’ipotesi di uso dei social sempre più “maniacale”. Questo si fonderà certamente con interazioni con il mondo fisico e con una sempre maggiore profilazione dei clienti.
Molti aspetti all’avanguardia sono già reali ed applicati anche nel settore abbigliamento.
Nel settore turistico ci sono sicuramente tante opportunità, soprattutto valorizzando contenuti legati a bellissimi territori italiani che con una promozione dedicata al mercato russo possono veramente colpire al cuore tanti turisti che da questo paese sono affamati di conoscere ed apprezzare ogni cosa bella che possiamo offrire.
Nel settore food invece malgrado nella Federazione Russa anche per difesa dalle sanzioni, stiano spingendo la loro produzione in casa, se la politica allenterà i freni, potremo finalmente riprendere un mercato che come si è visto dal successo di Eataly a Mosca vanta un apprezzamento elevatissimo.
- Un saluto ai lettori di Pop Up..
Posso dirvi che come i russi sono orgogliosi della propria patria, voi italiani (anche se anch’io mi sento un pochino italiana) dovete essere orgogliosi di tante cose belle che avete.
Per esempio io ho a casa la bandiera italiana, e mi piace averla.
Con il progetto Esplorest vogliamo in qualche modo sventolare la bandiera italiana nel web.
Con questa immagine voglio ora salutare tutti i lettori di Pop up augurando a loro di avere in futuro sempre più motivi per essere felici di essere italiani.