personal branding con linkedIn

Personal branding con LinkedIn: i consigli di Marta Basso

Come fare personal branding con LinkedIn: oggi ospitiamo, per il nostro consueto angolo delle interviste, Marta Basso che ci parla del suo percorso professionale, che è strettamente intrecciato con lo sviluppo dei social media. Inoltre gestisce con successo il suo profilo professionale su LinkedIn e quindi suggerirà ai professionisti e anche alle aziende, il modo più professionale e produttivo per gestire con successo la propria presenza sul social medium.
Ciao Marta parlaci un pò di te..
Ciao a tutti, sono Marta Basso e sono vicentina. Ho una formazione economica, avendo studiato all’Università di Venezia Ca’ Foscari e ho frequentato un master alla Hult International Business School che mi ha portato in giro per il mondo. Ad oggi lavoro in una startup attiva nell’ambito della mobility (il progetto si chiama WiP App) e parallelamente nel settore vitivinicolo, dove ho una particolare esperienza, avendo lavorato nel settore per diverso tempo. Tra le diverse esperienze mi piace parlare anche di quella che ho vissuto in Adecco, dove ho partecipato al concorso CEO per un mese, che sono riuscita ad aggiudicarmi su 11.300 concorrenti solo in Italia, che mi ha portato a ricoprire questa posizione in un’azienda importante come questa. Ho superato prove fisiche, artistiche e professionali e sono riuscita a coronare questa splendida esperienza. Chiudono il mio bagaglio di esperienze professionali anche la mia carica di Direttrice Marketing e Comunicazione presso una multinazionale e l’attività che sto gestendo con successo su LinkedIn e Youtube, della quale vi parlerò meglio all’interno dell’intervista.
 Raccontaci la tua esperienza al Social Change Wave
Ho fortemente voluto tornare nella città di Napoli per conoscere meglio la città e fare network con i professionisti napoletani. Poi ho un forte interesse sul tema degli incubatori d’impresa e sullo sviluppo di nuove idee imprenditoriali, che in Italia potrebbero essere foriere di sviluppo socio-economico nei prossimi anni. Sono onorata di aver partecipato all’evento napoletano così come in passato ho partecipato al premio “Hult Prize” dedicato allo sviluppo sociale e ambientale.
 Come cambia la comunicazione aziendale e lavorativa con social media?
Vi è un aspetto fondamentale, d’incontro tra chi vorrebbe utilizzare solo i canali digitali e chi fa invece resistenza e continua ad utilizzare solo i canali tradizionali, soprattutto per chi fa BTB. Oggi non si può più ignorare l’importanza dei canali digitali e nel lungo periodo chi non investe su questi avrà comunque delle difficoltà a raggiungere i propri obiettivi di business. Un’azienda oggi deve essere social nelle sue componenti, a partire dal CEO dell’azienda stessa, poiché ad esempio riesce a dare un suo punto di vista sull’attività aziendale rispetto alla comunicazione brandizzata dell’azienda, la quale appare filtrata. Alcune grandi aziende, proprio come ad esempio Adecco, sta investendo nel settore digitale, ottenendo grandissimi risultati grazie al lavoro ad esempio di Silvia Zanella, esperta di Recruiting Online.
Passiamo a LinkedIn: i tuoi consigli per un profilo perfetto?
Il primo consiglio spassionato: abbiamo una certa differenza tra profilo personale e pagina aziendale! Non posso più vedere richieste di connessione da parte di aziende che continuano a creare il profilo aziendale nel profilo personale.
Foto: queste devono essere professionali. No a foto sfocate, al mare, selfie, in compagnia, con gli occhiali da sole e via discorrendo. Anche la foto fa trasparire la nostra professionalità oltre che la nostra personalità e occorre quindi prestare grande attenzione.
Headline: non deve essere per forza la nostra posizione lavorativa attuale, ma può rimandare anche ad un progetto a cui stiamo lavorando (nel mio caso ad esempio anche nell’headline faccio riferimento al mio hashtag #stopwhining), deve rispecchiare le nostre attitudini e le nostre passioni. Categoricamente no all’headline con su scritto “In cerca di lavoro” anche se siamo alla ricerca di un nuovo impiego, che può essere ad esempio inserito nel sommario.
Sommario: non scrivete ne poemi ne poche parole, ma scrivete qualcosa di interessante e significativo, che possa farvi ricordare da colui che sta visitando il vostro profilo. Date numeri e metriche dei progetti a cui avete lavorato, siate quindi analitici. Poi potete anche farvi rientrare i vostri valori, le vostre passioni e ciò che vi rappresenta al meglio. 
Ultima raccomandazione: non copiate spudoratamente il vostro CV, ma adattate i contenuti al social medium. 
Trovare lavoro su LinkedIn: il social medium è davvero utile per trovare un impiego?
Io credo che LinkedIn possa essere moto utile per trovare lavoro. Ma bisogna fare chiarezza perchè il social è il canale, uno strumento e come tale va saputo usare nel migliore dei modi.
Questi i miei consigli per trovare lavoro:
  • Datevi un obiettivo: individuate una posizione lavorativa che vi piacerebbe ricoprire e costruitevi un profilo utile per essere interessanti per quel tipo di lavoro (per posizione e settore merceologico);
  • Contenuto: va da se che ciò che pubblicheremo dovrà essere targettizzato sul tipo di mansione che vorremmo ricoprire e va dedicato il giusto tempo nella produzione dei contenuti;
  • Interazione: siate presenti sul social e interagite con il vostro pubblico;
  • Non solo application: non basta inviare solo le application, ma essere attivi e proattivi;
  • Educazione: siate sempre educati e rispettosi nei confronti delle persone con cui entrate in contatto;

Raccontaci la tua esperienza nell’utilizzo di LinkedIn

Ho cominciato ad utilizzare LinkedIn dai tempi della Hult e ho studiato i modi più efficaci di curare il mio profilo. Nel tempo ho cominciato a dedicarmi alla realizzazione dei video nei quali racconto le mie esperienze con l’hashtag #stopwhining (l’utilizzo dell’hashtag è nato grazie all’ispirazione dei contenuti che seguo del tech influencer Gary Vaynerchuk), che nel tempo è divenuto il mio mantra. L’obiettivo è smontare le scuse che troviamo di volta in volta  nel non curare i nostri canali social e nel non investire in queste piattaforme, divenute oggi fondamentali.

Grazie a LinkedIn ho ricevuto tante richieste di lavoro nonostante abbia non tantissimi followers (circa 8.000) con i quali però interagisco realmente.

Prossimi step professionali

Tra poco lancerò il mio sito web e avvierò una serie di collaborazioni professionali in Italia e nel mondo per portare a più persone il messaggio #stopwhining, oltre che continuare a mandare avanti i miei progetti professionali ai quali tengo tantissimo.
Per chiunque voglia approfondire i temi da me trattati in questa intervista può accedere ai seguenti canali:
Articoli di approfondimento:
Ringraziamo Marta Basso per il suo tempo e per l’intervista concessaci. Speriamo di avervi aiutato nel vostro personal branding su LinkedIn!

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