Torniamo con il nostro consueto spazio dedicato alle interviste e facciamo due chiacchiere con Simone Longato, esperto di comunicazione, che ci parla del suo lavoro e in particolare del ruolo che hanno oggi i siti internet per il business aziendale.
Ciao Simone, innanzitutto partiamo con la domanda basilare: i siti internet sono ancora utili?
Si certamente, la considero sempre la base di una strategia di comunicazione online.
Qualsiasi strategia efficace di marketing digitale deve avere come punto di partenza un sito web curato e ben strutturato. È come se il nostro sito web fosse casa nostra, dove invitiamo i nostri ospiti a passare del tempo con noi e proprio come una bella casa, richiede un impegno costante.
Come nasce la tua passione per il web?
Nasce già durante il mio percorso di formazione scolastica, dove proprio in quegli anni ho seguito un progetto, dove non solo ho imparato i primi fondamenti del web ma soprattutto a costruire siti con (l’ormai in sostanza deceduto) Flash (software per creare animazioni multimediali all’interno di un sito internet) e le prime nozioni di html.
Diciamo che da quel momento è nata la mia grande passione per il web e ho continuato ad approfondire, aggiornarmi, fino ad arrivare a studiare HTML5, CSS e i vari CMS come WordPress, Joomla e Silverstripe.
Oggi parte del mio lavoro è cercare di ritagliarmi sempre del tempo per continuare a studiare, per essere sempre in grado di migliorare le performance dei siti che seguo in linea con le ultime novità di settore.
Parlaci delle tue esperienze professionali? Hai iniziato realizzando siti internet?
Assolutamente no. Ho iniziato come grafico in una tipografia nel 2003, nel reparto prestampa, seguendo tutte le fasi. Qui ho imparato la differenza tra i vari rip per fare impaginazione e le lastre di stampa. Mi occupavo quindi dell’impaginazione grafica di libri, riviste, magazine e della correzione cromatica.
Questa esperienza mi ha permesso di fare dapprima conoscenza concreta nel mondo della stampa, in tempi in cui aveva ancora un ruolo molto centrale rispetto a oggi.
Ho lavorato anche in una serigrafia, dove seguivo il plotter e il reparto digitale e ho appreso le varie tecniche per realizzare grafiche per le serigrafie.
In seguito ho lavorato in un’agenzia grafica, dove seguivo tutto il servizio creativo, il reparto prestampa e la tipografia.
Poi sono approdato in una Web Agency, dove ho iniziato a occuparmi prettamente del digitale, senza ancora specializzarmi nella costruzione di siti web; fino a quando non ho deciso di dedicarmi a questo a tempo pieno.
Che cosa pensi possa essere utile per un’attività con un nuovo business per approcciare il web?
Penso che sia utile innanzitutto realizzare un sito, anche solo di una pagina, al quale potranno esserne aggiunte altre in seguito (sito one-page).
Questo sito deve essere realizzato con cura e da qui può partire tutta la strategia web nelle sue varie connotazioni: dalle campagne di Google Ads e quelle sui social media.
Si deve in sostanza pensare a un progetto iniziale, agli obiettivi che si vogliono raggiungere, che tipo di presenza digitale bisogna avere per perseguirli, lavorando passo dopo passo e prevedendo sempre fasi di analisi e verifica dell’andamento del progetto.
Che parametri sono da valutare per capire se un sito web converte o meno?
La prima cosa è guardare quanti contatti ha il sito che rimane una delle cose principali, ma con le dovute precisazioni, per esempio in certi settori e business i contatti non arrivano direttamente dal sito, quindi sono difficilmente tracciabili.
Per essere in grado di tracciare le varie tipologie di contatti è necessario essere dotati di strumenti avanzati di analitica ben settati all’interno del sito stesso, proprio per riuscire a tracciare più conversioni possibili, questo poi ci permette anche di capire la situazione e dove possiamo migliorare.
Sono comunque parametri avanzati che richiedono essere settati da un web developer senior con competenze di analitica.
Un altro parametro interessante da tenere sempre monitorato che può aiutare a capire le conversioni, è vedere quanti accessi ha un sito, perché chiaramente se abbiamo un sito costruito bene, al crescere degli accessi ci sono più possibilità che gli utenti visitando il nostro sito decidano di contattarci anche attraverso altre fonti.
In quanti modi è possibile fare un sito web, lo vuoi ricordare?
Ci sono due modi il primo è scrivere direttamente il codice cioè utilizzando i linguaggi di programmazione Php Html e Css ma anche javascript ecc.
Il secondo è utilizzare un CMS e scegliere/creare un tema.
I CMS aiutano molto ma vanno tutti preconfigurati, tema compreso, prima di essere usabili.
Prendere e, perdonami il termine, “buttare su a caso” così com’è, non permette di avere un buon sito e non è un’operazione professionale.
Chiaramente nel mercato ci sono molti siti che propongono costruzioni automatiche, ma lo considero uno spreco di tempo e soldi e di conseguenza è un modo che non vale la pena di prendere in considerazione.
Come in ogni settore: “ad ognuno il suo lavoro”, non trovi? 🙂
Quanti siti web hai caricato online? C’è un progetto che ti ha appassionato di più di altri?
Non li ho mai contati onestamente, penso che possiamo parlare in ordine di più di un centinaio.
Il progetto che credo mi abbia appassionato di più è stato marinellopsicologa.it. Innanzitutto perché la psicologia è una disciplina che mi ha sempre affascinato, poi dobbiamo considerare che quello degli psicologi non è un business vero e proprio, ma è pur sempre un mercato molto particolare e molto competitivo perché saturo di professionisti e per le persone non è facile scegliere a che professionista affidarsi.
Inoltre dal punto di vista del posizionamento organico, molto difficile se consideriamo che esistono tantissimi portali di psicologia che scalano la serp per ogni chiave di ricerca su qualsiasi argomento correlato. In questo caso ho avuto l’occasione di avere una collaborazione attiva e profittevole con l’intestataria del dominio, scrivendo già lei ottimi testi e contenuti per il suo sito si è creata una sinergia che ha permesso di lavorare molto bene nel lungo periodo.
Che cosa prevedi per il futuro dei siti web?
Chiaramente non sono stato nel futuro e non posso prevedere tutte le novità che potrebbero essere introdotte, basti pensare a quali cambiamenti sono avvenuti negli ultimi 10 anni, mutamenti che difficilmente avremmo immaginato.
Quello che però penso, in linea generale e che mi sento di dire, è che per essere competitivi nel mercato i siti web dovranno essere sempre aggiornati. E con questo intendo anche nella loro parte comunicativa e grafica, anche dal lato dei contenuti, non è più pensabile avere un sito con i contenuti fermi da anni, devono essere sempre aggiornate le news e anche le pagine sempre riviste.
Inoltre per quanto concerne la tecnologia sottostante se ad esempio il sito è gestito con un CMS questo deve essere sempre aggiornato per beneficiare di tutte funzionalità e delle varie implementazioni.
Il sito deve implementare tutto quello che possa consentire di avere tutta una serie di strumenti di analitica per capire come e dove migliorare: ecco perché una volta che il sito è online, non significa che possa considerarsi davvero finito, anzi, è proprio solo l’inizio del lavoro per riuscire a perfezionarlo giorno dopo giorno e far sì che sia sempre il nostro principale fulcro per acquisizione di contatti e di conseguenza per avere nuovi clienti o lead qualificati che diventeranno vendite.
Quindi nel futuro prevedo tantissimi nuovi strumenti per i siti web che ci permetteranno di migliorare sempre di più questo lavoro sottostante.
Un ringraziamento speciale e un saluto
Vorrei ringraziare Francesco Corvino e a tutta la redazione di Pop-Up Magazine per avermi ospitato in questo spazio e farvi i complimenti: seguo la vostra testata da anni con grande interesse!