Esperti SEO: una chiacchierata con Amin El Fadil
Per la nostra consueta rubrica settimanale dedicata alle interviste, oggi facciamo due chiacchiere con uno degli esperti SEO più apprezzati nel nostro paese. Stiamo parlando di Amin El Fadil: vediamo cosa ha da dirci!
- Ciao Amin, parlaci un po’ di te…
Ciao Francesco, che dire di me…32enne rampante, attualmente vivo a Bologna, ma mi trasferirò a lungo termine all’estero come “girovago digitale” dall’anno prossimo.
Ho cominciato a fare SEO nel 2005, curando vari progetti via via più competitivi e impegnativi.
Attualmente gestisco un network di siti in varie nicchie e paesi, in settori altamente competitivi.
Oltre a questo, curo la SEO di un numero molto ristretto di aziende (3/4 max) molto selezionate. In passato ho gestito anche progetti molto piccoli che mi piacevano, ma attualmente coi progetti personali in grande crescita non svolgerò più attività di consulenza a tempo pieno.
Nel tempo libero mi piace molto leggere libri di narrativa (specie letteratura francesca/russa del secolo scorso), crescita personale e marketing/business, viaggiare e vedere film d’autore.
- 3 qualità che occorrono per intraprendere questa carriera e 3 consigli che ti senti di dare agli aspiranti?
Un SEO deve essere innanzitutto una persona estremamente curiosa perchè è un mestiere dove devi sperimentare pensando fuori dagli schemi per trovare soluzioni nuove ed essere un passo avanti sia ai concorrenti che agli aggiornamenti di Google. Deve essere una persona MOLTO competitiva, deve amare la vittoria, primeggiare e avere la grinta necessaria per essere SEMPRE un passo avanti a tutti. In questo, per certi versi un mindset vicino a quello del venditore da sicuramente un passo in più.
Infine è fondamentale che sia un buon comunicatore. Infatti oggi per realizzare una strategia di posizionamento in modo efficace è fondamentale saper orchestrare in maniera armoniosa e produttiva un team di persone. Saper valorizzare e gestire al meglio un team di collaboratori è un plus e un’arte che ti porta a un altro livello rispetto a chi non lo sa fare.
- Soddisfazione più grande nello svolgimento del tuo lavoro? Delusione più grande?
La soddisfazione maggiore è stata portare l’anno scorso 2 piccoli brand, da un “quasi nulla” a entrare nella top 3 di settori competitivi e complessi, dominati da multinazionali con brand giganteschi. Superare con la sola SEO, competitor che facevano web marketing a 360° ad alto livello è stata una soddisfazione non da poco.
La delusione la provo quando vedo che il cliente o il partner non ha pienamente consapevolezza che per ottenere risultati serve agire in modo rapido e deciso: la velocità di esecuzione è un fattore cruciale in un ambito competitivo come questo.
- Cosa secondo te incide sulla SEO in maggior misura: tool/strumenti oppure le competenze/la persona che si occupa dell’ottimizzazione dei contenuti sul web? Che tecniche hanno la maggior valenza per un esperto SEO?
Indubbiamente le competenze. Si può fare SEO anche senza tool, analizzando le serp, richiede solo più tempo.
Gli strumenti sono molto utili a risparmiare tempo e dare una visione d’insieme, ma al contempo possono essere MOLTO pericolosi se ti fidi ciecamente delle loro analisi e proiezioni. Ricordiamoci che gli stessi dati forniti da Google sono sempre imprecisi e parziali, figuriamoci le metriche dei vari tool.
Più che di tecniche, mi piacerebbe parlare di strategia e soprattutto intuizioni. Sono quest’ultime a fare la differenza e far sì che spesso un esperto SEO con meno competenze tecniche ma una visione d’insieme più ampia e una maggiore capacità di ragionamento possa tranquillamente surclassare un guru della SEO tecnica che però è penalizzato da limiti a livello di mindset e capacità di elaborazione di strategie.
La SEO per me è una sfida intellettuale, con cui metto io in campo una mia intuizione e Google e i miei visitatori valutano se è stata o meno migliore di quella degli altri. Vinco quando l’esecuzione della mia strategia viene svolta in modo più veloce, preciso e organizzato di quella dei miei concorrenti. Perdo se mi monto la testa, mi defocalizzo o metto in campo un’esecuzione della strategia imprecisa o male organizzata.
In questo, il lavoro del SEO è, a livello di principio, abbastanza simile a quello del direttore d’orchestra o del generale in guerra che organizza le truppe.
- Rapporto Social Media – SEO: vi è un punto d’incontro? E se SI, perché le attività social fanno bene all’ottimizzazione dei contenuti sul web?
I social possono essere molti utili per la SEO a diversi livelli: portano traffico e potenziali clienti, sono una fonte eccezionale di informazioni sugli interessi del mio target (gruppi) e infine non dimentichiamo che è possibile posizionare anche le fanpage.
Le attività social fatte bene possono essere un ottimo supporto “indiretto” al posizionamento, quando portano traffico qualificato e riescono, tramite fanpage e gruppi, a creare una community e migliorare l’immagine del brand che stiamo promuovendo.
- Quali sono i programmi a pagamento o free sui quali maggiormente punti per un progetto sul web? Indicane 3 e spiegaci perché li usi? Ci puoi spiegare brevemente quali sono i punti forti di questi tool?
Di primo acchitto direi la Search Console, Screaming Frog e Seozoom.
Search Console è a mio avviso l’unico tool realmente fondamentale assieme all’osservazione diretta delle serp.
Screaming Frog è uno strumento eccezionale per fare auditing e rilevare problematiche e opportunità. E’ fantastico in quanto integrabile coi tool di Google e quelli di Link Building come Ahrefs e Majestic.
SEOZoom, infine, è un ottimo supporto per spiare i concorrenti e vedere l’andamento delle serp sotto una prospettiva generale.
Ringraziamo uno dei migliori esperti SEO in circolazione, Amin El Fadil, per il tempo a noi concesso e gli auguriamo il meglio per la sua carriera.