Il Fondo Elliott acquista azioni Twitter e si prospetta così l’addio per Jack Dorsey
Bentrovati su Pop Up Mag, il sito dedicato a marketing e comunicazione digitale. Oggi vogliamo dare notizia dell’acquisto da parte di Elliott Management Corp (per intenderci la società che acquistato anche il Milan) di un grosso quantitativo di azioni in Twitter, che prevede di utilizzare la grossa quota di partecipazione acquisita per far fuori il CEO di Twitter Jack Dorsey (che è anche il co-founder della piattaforma) ed estrometterlo così dalle decisioni importanti riguardanti il social e l’altra società, Square.
Come riassunto da Vox:
“Elliott ha acquisito circa $ 1 miliardo di azioni Twitter, il che significa che ha una quota considerevole, ma nulla di simile al controllo dell’azienda. Ora, la società vuole utilizzare quella partecipazione per sostituire quattro membri del Cda di Twitter con i propri nominati, che presumibilmente farebbero pressioni su Dorsey per lasciare o almeno smettere di gestire anche Square, la società di pagamenti che ha fondato dopo aver lasciato Twitter per la prima volta.”
Il punto cruciale della spinta strategica di Elliott riguarda la gestione di Twitter. Infatti la piattaforma, che negli anni scorsi era la principale concorrente di Facebook e Instagram, vive un momento di stasi e sarebbe meglio se avesse un CEO focalizzato esclusivamente sul miglioramento delle prestazioni dell’azienda.
Dorsey, che è anche CEO del crescente fornitore di pagamenti Square, non è in grado di fornire tale attenzione, secondo i vertici di Elliott. Se fosse sostituito da un leader più orientato al mercato, le azioni di Twitter aumenterebbero, aumentando così anche successivamente la partecipazione di Elliott nella società.
Che ci sia la politica dietro questa scelta?
La politica in questo caso entra di prepotenza nella faccenda: così come riportato dal quotidiano “The Guardian”, il fondatore di Elliott Management, Paul Singer, è un donatore repubblicano.
L’ipotesi che circola nell’ambiente e secondo i media americani è che Elliott potrebbe voler “prendere il controllo” di Twitter per usarlo come un’arma politica per le prossime elezioni. Ma sono al momento solamente delle voci.
Come osserva Peter Kafka per Vox:
“Singer e il suo team sono motivati soprattutto dal denaro. Inoltre, non vogliono” comprare Twitter “. Vogliono aumentare il valore delle azioni Twitter acquistate”.
Il fondo Elliott attento agli investimenti nel settore digital
Non è la prima volta per Elliott Management dell’acquisto di azioni legate al mondo digitale. Infatti l’anno scorso ha acquistato un mucchio di azioni eBay e ha usato la sua influenza appena affermata per emettere una serie di richieste al consiglio di amministrazione. Tali richieste alla fine portarono alle dimissioni del CEO di eBay, David Wenig e ad una serie di iniziative portate avanti dai vertici Elliott.
La società ha anche usato tattiche simili per forzare l’azione in AT&T, Samsung, Citrix e molti altri colossi.
Conclusioni
Staremo a vedere ciò che accadrà a Twitter e Jack Dorsey, accusato spesso di inazione, cioè di non rispondere colpo su colpo alle iniziative portate avanti da Facebook e gli altri colossi social. Quindi si cerca di rimuovere l’ostacolo, che secondo Elliott è rappresentato proprio dal suo CEO, per poter innovare la piattaforma social e incrementare così il suo valore di mercato. Ma i rumors sul fronte politico destano non pochi dubbi e domande.
Forse un nuovo CEO potrebbe portare la piattaforma in una nuova direzione e massimizzare il suo potenziale di entrate. Forse è tempo di cambiare, ma occorre una linea di condotta e una strategia ben chiare.
Se ciò dovesse accadere, tuttavia, potrebbe significare un grande cambiamento per la piattaforma, grandi innovazioni strategiche, nuovi prodotti: Twitter, come sappiamo, potrebbe vedere una trasformazione significativa, non si sa bene se però positiva per i suoi fan.
Nel frattempo vedremo come risponderà Jack Dorsey a questa azione da parte di Elliott, visto il suo proposito di trasferirsi in Africa, lasciando per un periodo di tempo significativo la direzione dell’azienda.