I canali digitali stanno offrendo un supporto rilevante per assicurare la nuova routine degli italiani ai tempi del Coronavirus, tra piattaforme per videoconferenze, smart working e shopping online che sono diventati sempre più “familiari”. I numeri segnalano un incremento del traffico Web e dell’eCommerce, e quindi le attività digitali che continuano a lavorare in questo periodo tra tutte le difficoltà del caso devono cercare di rafforzare la propria presenza.
Indice dei Contenuti
Aumentano traffico internet e commercio online
Come rafforzare il proprio sito
Le aree da migliorare
Mettersi al lavoro
Non togliere Internet agli italiani!
La crescita delle imprese dot com
Aumentano traffico internet e commercio online
Secondo le stime di Akamai, solo a marzo il coronavirus ha fatto aumentare del 30 per cento il traffico Internet in Italia, e uno studio di AJ-Com.Net segnala che – nonostante il crollo del turismo – la web-economy italiana continuerà a crescere del 18 per cento annuo per i prossimi 5 anni.
Come rafforzare il proprio sito
È quindi il momento di consolidare il proprio business online, come suggeriscono anche da Flame networks, la compagnia italiana tra i leader del web hosting, e il primo passo può essere proprio adottare un servizio hosting più efficace ed efficiente, che possa accompagnare il sito a una crescita senza rischi o periodi di down.
Le aree da migliorare
Sul fronte tecnico, poi, bisogna curare tutti gli aspetti legati all’ottimizzazione del sito, come risolvere eventuali problemi di struttura URL (indirizzi duplicati per pagine differenti o percorsi problematici derivanti dai parametri e dai filtri), migliorare le schede prodotto (perfezionando i testi, inserendo foto più persuasive e creando una buona struttura di link interni) e gestire le categorie di archivio in maniera migliore.
Mettersi al lavoro
Un lavoro non semplice, ma che potrebbe essere affrontato in questo periodo di lockdown forzato per fortificare il proprio progetto online e renderlo più visibile sui motori di ricerca e più “appetibile” per i clienti, che ora più che mai cercano sul Web risposte per le esigenze quotidiane di ogni tipo.
Non togliere Internet agli italiani!
Anzi, il sondaggio realizzato questo mese da AJ-Com.net, agenzia specializzata in campagne di comunicazione e web marketing, rivela che la metà degli italiani preferirebbe un anno di astinenza sessuale piuttosto che rinunciare a Internet, nonostante Covid-19 e la clausura.
Un segno – iperbolico – di come anche in Italia le persone si stiano spostando sempre più sui canali digitali, che però non è neppure il dato più sorprendente che arriva da questo studio:in base alla proiezione, le «dot com» italiane cresceranno quest’anno del 18 per cento,un tasso addirittura più elevato di quello stimato dalle previsioni pre-Covid-19.
La crescita delle imprese dot com
Si tratta inoltre di una velocità quintupla rispetto alle aziende tradizionali e di un ritmo considerevolmente più elevato anche di quello di Paesi come Gran Bretagna (12 per cento), della Cina (8 per cento) e degli Stati Uniti (7 per cento). Questa situazione potrebbe produrre significativi benefici economici e sociali sia in termini di opportunità di business che di impatto sull’occupazione (negli ultimi 12 anni sono nati in Italia oltre un milione di nuovi posti di lavoro collegati al web).
Nonostante la crisi e lo spettro della recessione, la web economy italiana dovrebbe quindi continuare a correre, a eccezione del settore turismo (che prima del Coronavirus trainava la domanda dell’e-commerce on un giro d’affari da 20 miliardi di euro nel 2018): i nuovi fronti “caldi” sono il food e beverage (24 miliardi di euro), advertising, marketing e relazioni pubbliche (14 miliardi), abbigliamento (12 miliardi), arredamento (11 miliardi), informatica ed elettronica (9,4 miliardi), incontri e dating online (8 miliardi), farmaceutico, wellness e beauty (7 miliardi), editoria, dvd e multimediali (6 miliardi), assicurazioni (4 miliardi), auto, moto e ricambi (1,2 miliardi) e beauty (1 miliardo).