Commercio elettronico: alcune statistiche utili a comprendere il mercato europeo

Stando a quanto dichiara l’Eurostat nella sua recente ultima edizione del “Digital economy & society in the EU, chi acquista online ha prevalentemente un’età compresa tra i 25 e i 34 anni, un titolo di studio elevato o medio elevato, e vive tendenzialmente in zone che hanno una densa popolazione.

Questo, almeno, in linea mediana. Considerato tuttavia che i dati aggregati celano evidenti disparità all’interno dei membri dell’area UE, ne deriva che a gradire l’acquisto online sono soprattutto gli inglesi (l’87% di coloro che hanno una connessione alla rete lo hanno provato nel 2016), i danesi (84%) e i tedeschi (82%), mentre le popolazioni mediterranee e le economie “periferiche” sembrano essere ancora una volta più attardate.

Per quanto invece concerne i principali oggetti acquistati in rete, la maggiore frequenza è certamente legata al settore dell’abbigliamento e degli articoli sportivi (il 60% degli acquirenti online si è indirizzato almeno una volta l’anno verso questo comparto), davanti a viaggi e vacanze (52%), elementi di arredo (44%) e ticket per partecipare a eventi pubblici (38%).

E per quanto riguarda l’Italia? Il nostro Paese si scopre ancora una volta più attardato della media, anche se ben più di qualcosa sta cambiando. L’Eurostat ci dice infatti che solamente il 14% degli italiani che ha tra i 25 e i 34 anni ha comprato online l’arredamento di casa propria, contro il 67% dei loro coetanei inglesi.

Certo, alla base di un simile gap vi sono ragioni ben più profonde di quanto possa suggerire una semplice statistica. Tuttavia, tra le determinanti non vi è sicuramente la possibilità di un facile accesso al mondo del commercio elettronico e, nemmeno, la disponibilità di validi operatori domestici sul lato vendita.

Oggi giorno, chi crea un negozio online può farlo ricorrendo ad appositi servizi “chiavi in mano“, in grado di predisporre una valida offerta di servizio digitale all’imprenditore che desideri provare con successo il canale dell’e-commerce anche senza disporre di competenze tecniche. Tra i principali esempi, ha ottenuto importanti margini di incremento nel mercato italiano il ricorso alla piattaforma e-commerce https://it.shopify.com/online che negli anni ha accompagnato numerosi utenti alla positiva sperimentazione del miglior canale di commercio elettronico, con condizioni di straordinaria convenienza e utilità.

Naturalmente, il lancio sul web del proprio sito è solamente il primo passo verso il successo commerciale e imprenditoriale. Dall’attenzione continua per il cliente alla finalizzazione di un prodotto valido e distintivo, dalla comunicazione dei valori aggiunti alla pianificazione di opportuni sforzi di marketing, l’elenco dei singoli punti di rilievo sui quali l’imprenditore digitale dovrà focalizzarsi è lungo e diversificato. Ma questa, si sa, è un’altra storia.