SEO e AI: come usare ChatGPT per la ricerca delle keyword

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SEO e AI: come usare ChatGPT per la ricerca delle keyword, nel post a cura di Pop Up

Il lavoro del SEO specialist è molto complesso e spesso si abbisogna dell’aiuto tecnologico per riuscire a svolgere tutte le task connesse al proprio lavoro. Una grossa mano per il professionista che si occupa di posizionamento sui motori di ricerca giunge dall’Intelligenza Artificiale e, nello specifico, da ChatGPT. Questo strumento ci consente, infatti, di sviluppare tantissime funzioni differenti, tra le quali anche alcuni compiti demandati al SEO. Una di queste è collegata alla ricerca delle parole chiave. Da premettere però che ChatGPT non ha accesso ai volumi di ricerca e ad altre metriche, come fanno altri programmi come Google Keyword Planner, Ahrefs, SEOZoom e Semrush. Quindi occorre cautela e ottimizzare l’utilizzo dello strumento, per una resa ottimale.

Vediamo, in questo post a cura di Pop Up, come utilizzare ChatGPT per la ricerca delle keyword e alcuni utili consigli per ottimizzarne la resa. Bentornati sul nostro portale!

Ricerca delle parole chiave con ChatGPT: alcuni utili consigli

Utilizzare ChatGPT per la ricerca delle parole chiave è un’attività molto interessante, che presenta punti favorevoli e altri meno. Prima di tutto, occorre premettere che attraverso questo strumento è possibile risparmiare molto tempo per alcune attività. Ma attenzione a come lo si usa, poiché potresti incorrere in errori, che potrebbero compromettere la tua attività. Quindi, prima di usarlo, occorre capire meglio come funziona e testarlo.

Per aiutarci in questo post ci avvaliamo dell’interessante approfondimento, in materia di uso di ChatGPT per la keyword research, che giunge a noi da Search Engine Land, che ha analizzato i prompt più promettenti legati alla ricerca delle parole chiave.

Brainstorming di parole chiave e topic da trattare sul proprio sito

Un primo suggerimento utile per usare ChatGPT per la ricerca delle parole chiave è quello di chiedere alla chat di fornire un elenco di keyword e argomenti da trattare sul proprio sito. Lo svantaggio degli strumenti tradizionali è che questi sono utilizzati anche dai competitor, quindi si finirà per trattare gli stessi argomenti, utilizzando le medesime terminologie. Ma se usiamo ChatGPT potremmo individuare dei gruppi di parole chiave e topic scarsamente trattati.

Possiamo, quindi, sviluppare la nostra ricerca di parole chiave e topic da trattare, strutturando l’analisi per passaggi, facendo per prima cosa un brainstorming:

  • Possiamo partire da una ricerca di keyword di base, quindi per una determinata nicchia individuare le parole chiave più comuni;
  • Si potrebbe chiedere a ChatGPT gli argomenti di discussione delle varie conferenze o eventi legati alla nicchia che stiamo ricercando;
  • Potremmo invece effettuare una ricerca più veloce, ottenendo dal programma una panoramica di tutte le parole chiave più competitive, legate alla nicchia che stiamo ricercando. Partendo poi da queste, effettuare poi una ricerca per sub-nicchie legate al topic principale;
  • E’ possibile interrogare ChatGPT su quali siano gli account social più influenti per quella nicchia e gli influencer più famosi del settore, per poi, sulla base delle risposte, interrogare l’IA su quali argomenti l’influencer dibatte sui suoi account;
  • E’ possibile richiedere gli argomenti di discussione più interessanti intorno al topic, che si evidenziano da Reddit e altri forum di discussione;

Successivamente, posso iniziare a mettere insieme tutto questo, combinando i prompt e chiedendo a ChatGPT di fornirmi un riepilogo della sua ricerca. Da questo sommario, occorre poi fare una cernita degli argomenti più interessanti, eliminando quelli meno interessanti o comunque errati che a volte il programma suggerisce.

Prepara con ChatGPT un elenco di parole chiave in target

Una volta ottenuto un elenco esaustivo di tutte le keyword e gli argomenti da trattare nel nostro spazio, è arrivato il momento di tradurli in parole chiave target, da utilizzare nei nostri contenuti. Come anticipato, ChatGPT non ha accesso al volume di ricerca stimato, ai livelli di difficoltà della keyword e altre metriche, come accade invece per gli altri software SEO.

Quindi, possiamo usare ChatGPT per estrapolare un elenco di parole chiave seed, che poi andremo a immettere in uno dei programmi SEO che usiamo di solito (SeoZoom, Semrush, e via discorrendo), ottenendone così i volumi di ricerca, keyword correlate, livelli di difficoltà, competitor, search intent e via discorrendo.

Fatto questo, posso riprendere queste parole chiave e creare con ChatGPT una tabella di tutte le keyword individuate, suddivise per colonne, dove andranno:

  • volume di ricerca;
  • difficoltà;
  • sub-topic;
  • search intent;
  • keyword correlate.

Effettuare una ricerca di parole chiave in base alle pagine dei competitor in serp

Un’alternativa allo schema proposto sopra oppure una sua continuazione in termini di lavoro, sta nell’analisi delle serp per le keyword più importanti della mia nicchia di mercato. Infatti, potrebbe capitare che dopo tutto questo lavoro, in serp troviamo competitor posizionati per le stesse keyword e che magari hanno una migliore autority rispetto al nostro progetto. Anche in questo caso, ChatGPT ci viene in aiuto.

Possiamo, infatti, copiare e incollare il testo prodotto dai competitor in chat e farci aiutare dall’Intelligenza Artificiale ad individuare le keyword più ricorrenti introdotte nel testo, dal tuo concorrente. Si potrebbe chiedere a ChatGPT di estrarre dal testo temi e termini comuni più utilizzati.

L’utilizzo di API

Un’altra funzione di ricerca per parole chiave per ChatGPT è quella di aiutare i SEO a interfacciarsi con le diverse API dello strumento per le parole chiave. Se non sei molto tecnico, puoi ottenere istruzioni dettagliate e chiedere allo strumento come completare un’attività generica al posto tuo.

Conclusioni

Sono tanti modi in cui puoi usare ChatGPT per il tuo lavoro di SEO e Marketer. E’ un settore ancora, per molti tratti, inesplorato. Ma speriamo di aver fornito, mediante questo post, un’interessante spunto di riflessione sull’argomento.

Alla prossima con gli approfondimenti SEO, a cura di Pop Up!