Come proteggere tutti i tuoi dispositivi in un colpo solo

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Proteggere tutti i dispositivi non è cosa semplice. Sia perché ce ne sono tanti e sia perché, comunque, basta un piccolo, involontario errore e il danno è fatto. Basta, ad esempio, cliccare sul link in una mail di phishing per causare gravi problemi.

A quel punto, neppure un antivirus, software che approfondiremo nel prossimo paragrafo, come Norton Security può far molto. Anche perché, in questo campo, il vecchio detto ‘prevenire è meglio che curare’ deve essere un mantra su cui fondare tutto il nostro comportamento sul web.

Affidarsi a un buon antivirus, però, è solo il primo passo per proteggere tutti i dispositivi in misura organica. Partendo proprio dall’antivirus, andiamo a vedere quali sono gli altri metodi nel dettaglio.

Usare l’antivirus giusto (e aggiornarlo)

Oggi gli antivirus si sono aggiornati alla crossmedialità. Infatti, quelli di ultima generazione come Norton 360 non proteggono solo il device specifico ma l’intero account, indipendentemente se sia da MAC, PC, smartphone o tablet.

Ovviamente, non è l’unico vantaggio nell’usare un antivirus che, di questi tempi, è praticamente obbligatorio. Gli antivirus hanno anche una capacità predittiva niente male e non si limitano ad avvisare la presenza di qualche file sospetto ma, in un certo qual modo, offrono anche le soluzioni per annientarlo.

Certo, gli hacker informatici si aggiornano continuamente e riescono, volendo, anche a violare i sistemi informatici più innovativi. Ma lasciargli una prateria sconfinata potrebbe essere molto deleterio. 

La password non basta più

Il tema della sicurezza è così sentito che perfino i grandi colossi del web, di tanto in tanto, offrono dei suggerimenti utili a chi ha un profilo sui social network. È il caso, ad esempio, di Instagram, che ha stilato, nel febbraio 2022, una piccola guida su come proteggere il proprio account.  

Non è, ovviamente, l’unico. Anche Google va nella stessa direzione e, anzi, si spinge anche oltre poiché di tanto in tanto sollecita l’immissione del numero di telefono e, nel caso di Google Ads (la sezione in cui si possono avviare le campagne a pagamento sul motore di ricerca), ha previsto l’accesso in due passaggi

Ciò dimostra come la password non basti davvero più, poiché c’è bisogno di un controllo ulteriore. Magari può sembrare una perdita di tempo. Magari quando si va di fretta può essere una scocciatura. Però quei secondi in più possono davvero salvare la vita del proprio account.

Gestisci bene gli accessi

È possibile vedere se altre persone hanno effettuato l’accesso al nostro profilo. Ormai, tutti i social network nonché Google hanno un’apposita sezione in cui è possibile vedere dove e quando è stato fatto l’accesso. Dare una controllata ogni tanto non fa sicuramente male. Se si vedono accessi sospetti, con un semplice click si può segnalare il tutto alla piattaforma e quest’ultima vieterà l’accesso in quella zona e a quell’IP, qualora dovesse riverificarsi.

Anzi, in alcuni frangenti, è possibile perfino essere avvisati. Ciò succede quando l’accesso avviene in una zona che è molto distante da dove si effettua di solito l’accesso. Per proteggere il proprio dispositivo è necessario, in particolare, avere una qualità: essere prudenti!