Un business che sfrutta l’atmosfera natalizia
Ho Ho Ho! Mentre Santa Claus si prepara ad indossare la sua giubba rossa, mangiando a dismisura, i giocatori della Premier League non possono rinunciare ad una sana alimentazione per indossare la propria divisa alle consuete sfide di Santo Stefano.
Il Boxing Day, il giorno della scatola, è una tradizione britannica istituita nel 1871, anche se l’origine affonda nel Medioevo: tradizionalmente, il 26 dicembre venivano aperte le cassette dell’offertorio nelle chiese e i latifondisti donavano in passato una scatola ai lavoratori, con cibo e regali.
Sembrerà profano, ma in Inghilterra il massimo campionato e lo spirito del consumismo natalizio invadono gli stadi anche il 26 dicembre. Insomma stadi stracolmi e negozi presi d’assalto per i saldi del tradizionale Boxing Day, una ricorrenza che le strategie di marketing della Premier League sfruttano per spettacolarizzare un intero turno di gioco e attirare così migliaia di tifosi sia allo stadio sia davanti alla TV per la grande abbuffata di gol.
Infatti la partnership Natale e Premier League veicola l’incremento del fatturato delle società calcistiche durante i giorni festivi, vendendo i diritti TV a prezzi da capogiro. La Premier per essere redditizia a livello televisivo enfatizza il Boxing Day, recuperando i suoi tifosi dallo stress natalizio con un piano di marketing serio, ponderato e di lungo periodo. Le società calcistiche possono così garantirsi ottimi incassi.
Fonte: Premier League
Quello che fa veramente la differenza é la gestione, la promozione e il posizionamento nel campionato inglese del pacchetto Boxing Day in TV, dove le partite trasmesse rendono più appetibile i brand calcistici inglesi grazie anche all’interesse dei tifosi a qualunque latitudine si trovino. Basti pensare agli ascolti record del Boxing Day del 2015, che solo in Italia tra partite in diretta e studi live, ha raccolto 1.274.104 spettatori unici.
Insomma nel giorno post-natalizio le squadre inglesi scendono in campo davanti a tifosi festanti e le società calcistiche si rivolgono ai propri tifosi-clienti con delle offerte che coniugano l’aspetto sportivo con la buona tavola presso gli stadi, nelle aree di ristorazione. Scambiarsi gli auguri pranzando allo stadio rafforza l’amore che il tifoso ha per la propria squadra del cuore.
Anche le scelte commerciali dell’area di marketing di alcune società sono degli esempi da seguire, come appunto far pagare agli under 16 il biglietto d’ingresso 1 sterlina sola. Ottima strategia direi, perché così richiami intere famiglie a riempire lo stadio in una giornata che culturalmente ci insegna che é la giornata in cui la famiglia si ritrova.
Dallo spot della Premier della TV belga Telenet a quello della Football League Inglese
Allo spot della rete televisiva belga Telenet per godersi lo spettacolo calcistico della Premier League durante il Boxing Day é andato il premio Silver European PROMAX Award 2015.
Questo spot rispecchia lo spirito natalizio, con la sua musica in perfetto stile Broadway-musical, che richiama dalle sonorità la celeberrima storia di Charles Dickens “A Christmas Carol”, sottolineando che il calcio natalizio é pura magia che investe non solo gli spalti degli stadi, ma anche i salotti di casa o i pub dove assistere al miracolo di Natale davanti alla TV, perché ci sono molti giocatori belgi nella Premier League che hanno bisogno del supporto dei loro tifosi.
Ovviamente anche la seconda lega professionistica del calcio inglese, la Football League ha un suo Boxing Day e lo spot del 2015 in cui Santa Claus richiama tutti gli appassionati di calcio a non abbandonare gli stadi e tornare a casa, mostra chiaramente il lato sportivo delle festività natalizie.
Quindi questo giorno diventa uno spettacolo adrenalinico per la tifoseria, uno sforzo atletico per i calciatori milionari, ma soprattutto un gran bel giro di money. Infatti saranno felici società e TV, perché il calcio stimola una nuova ondata di acquisti subito dopo il Natale.
Il calcio inglese non va in vacanza
A questo punto non mi stupisco che la Serie A (attanagliata da poche idee, scarso ritmo, difesa della tradizione e incapacità di competere con i campionati esteri) continui ad avere scarsi introiti dal marketing, perché incapace a svilupparlo adeguatamente. Eppure il Boxing Day della serie B italiana può considerarsi riuscito. A dirlo sono i numeri delle presenze negli stadi il 26 dicembre 2015. Complessivamente 42.654 sparsi sui 10 campi. Staremo a vedere se dal campionato 2017-18 le squadre nostrane della Serie A scenderanno in campo per una o due giornate nel periodo natalizio come annunciato dalla Lega.
Il Boxing Day é uno degli eventi sportivi più attesi di tutto il campionato e per i tifosi è già partito il conto alla rovescia in attesa del 26 dicembre prossimo. Tutti gli occhi sono puntati sui principali stadi del Regno Unito con le sue squadre-aziende: Chelsea, Arsenal, Liverpool, Manchester City, Tottenham e Manchester United che dovranno confermare le ragioni per cui occupano i posti alti in classifica dell’attuale campionato.
Dunque gli interessi commerciali di una società calcistica scendono in campo per cavalcare l’onda dell’atmosfera positiva dovuta al giorno dopo Natale per generare un valore economico tra i più degni di nota dell’intera stagione e a dimostrarlo sono i sold out.
Il Boxing day della Premier League non é un prodotto esclusivo, ma un progetto reale che prende in considerazione i tifosi in quanto sono un elemento irrinunciabile per il business del calcio, che a sua volta rende il campionato inglese praticamente irraggiungibile, esportandolo in giro per il mondo, riempiendo i palinsesti di quei paesi in cui quasi tutto si ferma durante il periodo natalizio.
Ogni anno l’ufficio marketing della Premier League attua strategia di vendite e pubblicità travestite da atmosfera natalizia molto efficace, confezionando il regalo più bello per un calciofilo e per dare un senso agli auguri di buone feste: 20 match in una settimana. Fra iniziative più o meno riuscite, è chiaro che la Premier riesce sempre a stupire ad ogni Boxing Day, portando novità per accrescere il valore e la portata del suo nome nel mondo.
Dentro e fuori dal campo, insomma, le dispute non smettono mai di appassionare, neanche sotto le feste e questa formula inglese andrebbe introdotta per riscattare la nostra Serie A, guidata da vertici che sono in totale disaccordo tra di loro.
Il Marketing Emozionale Natalizio che parla al cuore
Il sito della federazione calcistica inglese racconta che vicino ad Armenteries, in Francia, su un campo in condizioni pessime, il 25 dicembre 1914 soldati britannici e soldati tedeschi si sfidarono in una partita di calcio nella terra di nessuno, tra le due trincee, piena di buche per le esplosioni, durante una tregua non ufficiale dalla guerra. Sappiamo ormai che il marketing natalizio si focalizza sul suscitare emozioni utili a far acquistare un prodotto o servizio e nello spot pubblicitario del 2014 della Sainsbury’s, catena di supermercati britannici, questa storia viene raccontata in tre minuti. Il solito benpensante bigotto penserà che si tratti della storia usata a scopo di lucro. Sarà, e quindi? Io guardo oltre, e questo spot fa rivivere un momento della nostra storia che non deve far dimenticare il passato ma, al contrario, deve essere un monito per diffondere una cultura di pace. Anche questo é Marketing, anche questo é il Natale.
Il Boxing Day e le festività natalizie sono ormai alle porte ed il calcio unisce, mettendo da parte le avversità, perché il Natale coinvolge ed emoziona, così come ogni aspetto della nostra vita.